Piccola Musica
Strategia di comunicazione
Francesca è un’educatrice musicale per la prima infanzia e ha creato Piccola Musica: crea percorsi di educazione musicale per i piccolissimi, insieme alle loro famiglie, oppure nei nidi o nelle scuole d’infanzia, insieme alle maestre. Offre corsi, ore di consulenza, percorsi di formazione. Ha anche creato uno strumento molto originale: il suo mazzo di carte creative con la consulenza Cartacanta. Insegna agli adulti a riempire di musica la quotidianità dei bambini. Lo fa per aiutare i grandi a fare musica con i piccoli, per viverla come una grande possibilità di espressione, comunicazione e relazione. Francesca è bravissima a trasformare la quotidianità in una continua occasione musicale. La musica giocata non è performance e non misura chi è più bravo: è libera espressione delle armonie che ciascuno ha dentro. Potevo non essere contenta di lavorare a un progetto come questo?
Fare un piano (per andare forte)
Francesca mi ha contattata perché sentiva il bisogno di fare un piano e mettere ordine nella sua comunicazione. La sua offerta è ampia e articolata, si rivolge alle famiglie e a chi si occupa di educazione con i più piccoli (quindi maestre, educatrici, insegnanti). Va anche detto che Francesca è un vulcano di creatività, idee e collegamenti, e oltretutto ci mette poco a realizzare quello che ha pensato, perché è molto pratica e versatile: era alla ricerca di un punto di vista esterno, in grado di riordinare la sua strategia di comunicazione e fare una mappa con punti fermi. La sua intervista iniziale era densa, esplosiva e divertente: mi ha fatto entrare nel suo mondo con grande entusiasmo.
Nella strategia ho analizzato l’attività di Francesca e i canali che utilizza: il sito web, il blog, la newsletter, i social, le piattaforme video e podcast. Ho scritto in un report quello che poteva essere migliorato, ponendo l’attenzione sugli strumenti proprietari: quindi prima di tutto il sito, la pianificazione del blog e l’utilizzo delle newsletter. Ho studiato il personal branding di Piccola Musica, individuato i bisogni profondi del target e delineato due profili di cliente ideale. Per ogni canale presente nella strategia ho fornito a Francesca una guida e degli esempi da mettere subito in pratica, indicazioni sul piano editoriale e sull’utilizzo tecnico degli strumenti.

Scelte strategiche per mettere ordine nella comunicazione
Progettare una strategia è un lavoro fatto di responsabilità, concretezza e visione: si tratta di scegliere cosa è importante, di mettere a fuoco i bisogni dei clienti e di avere il coraggio di migliorare, cambiare o togliere. Tra tutti i servizi di comunicazione, secondo me, è il più delicato, perché è quello che si avvicina di più a toccare il nucleo del business e anche a mettere in discussione l’offerta: per comunicare i servizi o i prodotti non bisogna solo riordinare la comunicazione, ma anche le idee. Bisogna chiedersi se l’offerta è chiara e come si può renderla ancora più semplice da capire grazie al modo di comunicarla. Bisogna essere fedeli a se stessi, riuscendo a mettersi realmente a servizio delle persone da raggiungere.
Il progetto di Francesca è coraggioso, brillante e libero: abbiamo lavorato insieme per trovare il modo migliore per farlo arrivare nella vita dei suoi clienti. Abbiamo disegnato la mappa da seguire e so che Francesca la riempirà di creatività, empatia e competenza, perché la strategia non è altro che un amplificatore di possibilità. Buon lavoro e buona musica!
Ho conosciuto Giulia grazie alla masterclass che ha tenuto per un corso che ho seguito e il suo stile mi è piaciuto subito: onesta, generosa, competente, organizzata, gentile, precisa e con una visione chiara di quello che deve “uscire fuori” dalla comunicazione del proprio lavoro. Ho deciso di affidarmi a lei per una consulenza sulla strategia e ciò che è saltato fuori mi è piaciuto tantissimo, perché ora ho una mappa articolata ma chiara di quello che posso fare per raggiungere i miei obbiettivi. Grazie a Giulia ho riorganizzato la mia offerta, compreso gli archetipi business legati ai miei servizi, impostato il calendario editoriale e ho capito come definire una scala di priorità rispetto ai miei obiettivi. Erano esattamente i paletti che mi servivano per poter tracciare la mia strada, adattandola anche in caso di scossoni improvvisi. Non ultimo, ho trovato in Giulia una professionista in grado di appassionarsi ai progetti dei suoi clienti e di creare connessioni profonde ed empatiche. E questo, almeno per me, è un valore enorme. Sono certa che anche in futuro continuerò ad avvalermi dei suoi servizi (anzi non vedo l’ora!).
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